Nutrizione e integratori in Urologia e Andrologia

CALCOLOSI RENALE E ALIMENTAZIONE

I calcoli renali dovrebbero essere visti come una patologia sistemica associata a ipertensione, insalino resistenza, insufficienza renale cronica, malattie metaboliche delle ossa e danno cardiovascolare.

Tutte queste condizioni impattano negativamente sulla prognosi del paziente e sulla sua qualità di vita.
Pertanto nel momento in cui un paziente inizia a soffrire di questa patologia è necessario un approccio sistemico non limitato al solo trattamento del calcolo urinario.

Modificazioni di stili di vita e nutrizione sono una strategia maggiore per la prevenzione di recidive di calcolosi urinaria.

Gli interventi sulla dieta mirano alla correzione delle anomalie urinarie che sono note portare al processo di litogenesi, ma anche prevengono l’aumento di peso, l’ipertensione e il diabete.
L’aumento del body mass index (BMI) è associato all’aumento del sodio nelle urine e alla decrescita del  pH.
I pazienti sovrappeso mostrano alterazioni nei profili metabolici urinari che sono associati con l’aumentato rischio di formare calcoli.

COME GESTIRE IL PAZIENTE CON CALCOLOSI URINARIA

La cosa ideale per potere gestire un paziente con calcolosi urinaria è potere disporre di queste informazioni

  • Composizione chimica del calcolo
  • Esame urinario con rilevazione di: calcio, ossalato, citrato, sodio, magnesio, creatinina (su urine nelle 24 ore)

Quindi è importante sottolineare che senza quesi parametri non è possibile dare una dieta che eviti la formazione di calcoli.
Ridurre il calcio apportato con la dieta senza avere una diagnosi di ipercalciuria così come ridurre l’ossalato senza avere dimostrazione di iperossaluria possono arrecare danni all’organismo con la certezza di non portare alcun beneficio.

La terapia idrica

La scarsa idratazione è un fattore di rischio per tutti i tipi di calcolosi quindi assicurare un introduzione di almeno 2 litri di acqua al giorno  riduce il rischio di sovrasaturazione.
Per mantenere un equilibrio bisogna calibrare la propria assunzione di liquidi in base alla sudorazione oscillando tra 1.5 -3 litri al giorno.
Dal momento che l’assunzione di liquidi deve anche essere commisurata al peso di una persona, si consiglia di introdurre tanta acqua da portare a una diuresi nelle 24 ore pari a 30 ml/kg di peso corporeo.

IPERTROFIA PROSTATICA E ALIMENTAZIONE

Gli stili di vita corretti e il mantenimento di un adeguato stato di forma fisica sono importanti sia in coloro che hanno già sviluppato ipertrofia prostatica benigna sia in coloro che non ne sono affetti e quindi devono prevenirla.
Quali sono questi consigli:

Fluid management

  • L’Urologo Andrologo dovrebbe consigliare un apporto di liquidi di 1500-2000 ml al giorno con degli aggiustamenti in base all’attività fisica e al clima.
  • L’Urologo Andrologo dovrebbe consigliare di ridurre l’apporto di liquidi alla sera (no liquidi nelle 2 ore prima di coricarsi)

Caffeina e alcol

  • Evitare il consumo di caffeina sostituendolo con bevande equivalenti decaffeinate
  • Evitare il consumo di alcolci in genere, ma soprattutto di sera, visto l’effetto diuretico
  • Rimpiazzare gli alcolici large volume come le pinte di birra con alcolici  a basso volume come vino e superalcolici.

Farmaci

  • Evitare se possibile, previa consulenza col medico di medicina generale, l’assunzione di diuretici come antipertensivi sostituendoli con altre categorie di diuretici laddove possibile.

 

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